Le poesie dell'ultima notte 1992

In occasione del decennale della morte di Bukowski una raccolta in cofanetto di quattro dei suoi libri di poesie pubblicati negli ultimi anni. Da "Si prega di allegare 10 dollari per ogni poesia inviata" a "Evita lo specchio e non guardare quando tiri la catena", da "Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio" fino a "Spegni la luce e aspetta", le quattro parti in cui si divideva originariamente la raccolta "The Last Night of the Earth Poems", l'ultima pubblicata da Bukowski in vita, nonché la più lunga, e quella che il suo biografo Howard Sounes definisce "una delle antologie più belle" nella quale "lo stile a cui lavorava da anni raggiunge la perfezione".
 

Panino al prosciutto  1982

racconta il primo periodo della vita di Bukowski-Chinaski, dagli anni dell'infanzia a quelli dell'abbandono dell'Università e della casa paterna, nonché dell'ingresso nella nota vita randagia e pericolosa tra stanze in affitto, risse, birre, vino e whisky.
Il romanzo si chiude in una giornata storica: è il 7 dicembre 1941, le radio annunciano l'attacco giapponese di Pearl Harbor e Chinaski, che sta facendo il giro dei bar con l'amico Becker, il quale sogna di diventare scrittore ma nel frattempo si è arruolato nei Marines, rimane ancora una volta solo perché l'altro deve immediatamente ritornare alla base militare. Dal primo episodio del Taccuino di un vecchio sporcaccione, e da un racconto della raccolta A sud di nessun nord (1973), intitolato "Questioni di politica", sappiamo anche che questo amico non tornerà mai più dalla guerra.
In questo romanzo duro, crudele, disperato, ma anche ironico e tenero, tutto è affrontato con toni privi di ogni retorica e di ogni facile consolazione. Tra molte altre cose, c'è la crisi economica e occupazionale americana seguita alla Grande depressione degli anni Trenta; ci sono i genitori patetici, conformisti e violenti, soprattutto il padre; c'è la scoperta voyeuristica e onanistica del sesso e la bruciante consapevolezza di esserne escluso per una devastante acne che rende orribile il protagonista agli occhi degli altri e di se stesso; c'è la rivolta contro le ipocrisie sociali del lavoro, del successo e dell'amor di patria; c'è la scuola in cui le gerarchie sociali sono riprodotte ed esasperate; ci sono i professori grotteschi e repressi e le professoresse seducenti e materne; ci sono gli amici e le rivalità feroci per la leadership e per accaparrarsi le ragazze; e c'è infine il sentimento umiliante dell'esclusione che sfocia in un cupio dissolvi nell'alcol e nell'emarginazione, cui soltanto lo sfogo della scrittura disperata e compulsiva darà una sublimazione e una speranza di riscatto.

L'amore è un cane che viene dall'inferno  1977


Raccolta di testi poetici dalla forte valenza narrativa, L’amore è un cane che viene dall’inferno è l’America miserabile, clandestina e sconfitta che Charles Bukowski ha rappresentato in tutta la sua opera. È tutti i suoi abitanti: falliti, ubriaconi, giocatori d’azzardo, perdenti di ogni genere... Un’umanità cui lo scrittore guarda con ironia intrisa di disperata partecipazione, con sarcasmo e insieme con la risentita commozione di chi ha avuto le stesse esperienze esistenziali. Un mondo in cui lui stesso compare più volte, vagabondo tra i vagabondi, emarginato tra gli emarginati.

Factotum 1975

Un romanzo avventuroso e osceno, divertito e disperato, sboccato e insieme lirico. Il protagonista è un vero factotum che attraversa l'America "on the road", vivendo alla giornata, pronto a seguire il primo richiamo. Ma inseparabili compagni di vita sono l'alcol, vero e proprio rito quotidiano; il sesso, intenso, sfrontato e spesso brutale; la miseria, costante; i lavori precari e sempre manuali. È un'esistenza disperata, amara, sgradevole e libera, descritta con un realismo sporco, inconfondibile.